Hey rantofili, qui un riabilitato Wolly che dopo il rush di fine Season è tornato a respirare.

Vorrei parlarvi del mio mese competitivo e di come, in particolare, ho vissuto ed hanno vissuto altri colleghi giocatori con cui mi sono confrontato, l'ultimo giorno di ladder.

Un buon inizio

Dovete sapere che siamo al primo, importantissimo mese del nuovo anno competitivo, in cui l'attribuzione di punti comincia, e dove cominciano anche le sgomitate in ladder, le sessioni che tolgono il sonno e i sali-scendi clamorosi di centinaia di posizioni perché tutt'un tratto ti cambia il meta sotto il naso e non capisci che diamine stia succedendo.

Io, lo sapete, non sono affatto un veterano dei piani alti della ladder, essendomi sempre chiamato fuori da questa carneficina e avendo sempre fatto dello stream il mio focus principale, ma da quest'anno voglio spingermi a competere a 360° gradi, e quindi, anche in ladder.

Ho sbattuto la testa tutta l'ultima settimana sulla soglia dei 200 Legend, rimbalzando ogni volta con cadute più o meno rovinose, di una manciata rank, o di centinaia. Il meta era imprevedibile: figuratevi che i primi 3 game dell'ultimo giorno ho affrontato due Hunter... e stavo giocando Quest Mage, per rubare qualche vittoria ai Preti e ai Lock e accomodarmi finalmente in top 200.

La scalata sin lì era avvenuta grazie ad ottime sessioni (non poco fortunate) in cui tra Secret Mage e Aggro Druid avevo messo su un bel gruzzolo di vittorie di attivo, e dal 4000 Legend circa in cui ero entrato, mi son portato in una sola sessione di 3-4 ore in cui giocavo tra un turno e l'altro di una Challenger Cup, in Top 400.

La caduta rovinosa!

Da lì, la lotteria.

Credo proprio siano i rank più difficili, perché un po' come il rank 4-5 sono posizioni virtualmente comode in cui la gente non teme di osare, e su Hearthstone, se c'è una cosa che paga, è avere i match-up favorevoli.

Quindi mi son armato di pazienza, per giorni ho cercato anche liste molto alternative che mi dessero un margine su quel marasma di mazzi più o meno viabili ma tutti insidiosi, e l'ultimo giorno ero finalmente in Top 300 con il Murloc Pally del mio amico Meliador (che ha poi chiuso top 100 con la medesima lista, tolto per una carta che gli ho suggerito di cambiare e che ha approvato in pieno!).

Tuttavia mancavano circa 6 ore, e della Top 500 non se ne parlava di accontentarmi... ma purtroppo per me, non avevo capito che quello non poteva essere il giorno in cui il sottoscritto avrebbe fatto Top 200:

3 Razakus di fila con risposte perfette, Aggro Druid, Tempo Rogue con Kelesth a pioggia... insomma, in meno di un'ora ero ruzzolato a rank 500. Che faccio? Non gioco e m'accontento addirittura della Top 1000? No, testa bassa e grindare per un'altro po'.

Ecco com’è andata

Il risultato è stato un su e giù tra il 500 e il 700 senza mai riuscire a recuperare almeno la Top 500.

Delusissimo, ma d'altronde d'esperienza ne ho da fare a pacchi, e se c'è una cosa che ho imparato da questo mese è che la porta per la top 200 è una giungla di possibili counterdeck difficilissima da attraversare, quindi c'è da armarsi del proprio deck-machete di fiducia, e farsi largo senza esitazioni, cambi, tentativi di counterare a tua volta.

Infine, vorrei fare i miei più sentiti complimenti alla compagine italiana (troppi da menzionare) che ha fatto benissimo questo mese. Spero di essere dei vostri presto: ce la metterò tutta.