Amici di QLASH,

avrei tanti nuovi deck che stanno catturando la mia attenzione di cui potrei parlarvi, stilare una guida dettagliata, ma non posso che vestire i panni di Rant-Man quando si è in piena tempesta di novità sull’Hearthstone Esport per il 2018.

Sono stati divulgati ulteriori dettagli, come riportato in un recente articolo, ed io vorrei offrirvi come sempre uno o più punti di vista da addetto ai lavori, così che se ne possa dibattere insieme e perché no, far sentire la nostra voce di community, pro e non, nella speranza che alle orecchie di Blizzard giunga qualcosa.

E credetemi, non si tratta di speranze vane, esistono ormai diversi canali che portano i feedback della community all’attenzione dei devs, come TJ Sanders, caster e frontman di Hearthstone a 360 gradi, che si è dichiarato aperto ad ascoltare sui suoi social qualsiasi giocatore coinvolto nel competitivo per riportare proposte interessanti al Team 5, il piccolo nucleo di sviluppatori che finalizzano patch ed espansioni.

Entriamo nel vivo della review dell’ultimo post rilasciato su Reddit. Andiamo dunque seguendo il medesimo ordine in cui il nostro game manager Claudio, col suo ultimo articolo, ci ha illustrato quanto scritto nel post ufficiale Blizzard:

QUALIFICAZIONE AL PLAYOFF VIA PUNTI

La soglia dei 45 punti non deve allarmare, si tratta di una soglia per ora decisamente troppo alta che la Blizzard vuole mantenere dinamica, in grado di autoregolarsi coi punteggi delle precedenti season.

Per ora a mio avviso è legittimo collocarla troppo in alto piuttosto che troppo in basso, dato che comunque si tratta di una qualifica extra alla classifica dei top 64 per punti. Trovo che la validità di questa corsi extra sia da discutersi quando avremo più chiaro il quadro dei punti ottenibili in una season (termine con cui ci riferiamo ai trimestri e/o quadrimestri, non al mese singolo), ma per ora promette bene.

CHALLENGER

Sistema che si propone come una mano tesa agli aspiranti pro, non può che essere gradito ma controverso: se un esordiente dovesse fare bene tanto da strappare una vittoria al Playoff vero e proprio, sarà sicuramente un trigger per i pro affermati che non possono accedere ai Challenger, secondo la regola per cui chi passa per punti a un playoff nelle 3 season precedenti, non può prendervi parte.

Resto dell’idea che sia una grossa controversia pur trovandomi dalla parte di coloro che devono ancora emergere sulla scena internazionale, soprattutto per la natura randomica di Hearthstone. Mettere i pro affermati in condizioni di qualificarsi solo tramite il bagno di sangue della ladder e dei tornei Lan, e consegnare invece nelle mani degli esordienti (magari pure scarsini, che ci sta) la chance di qualificarsi azzeccando una top 8, insomma, suona quantomeno… rischioso.

CLASSIFICA A SQUADRE

Su questo paragrafo ho solo note positive.

Ottimo incentivo per i team ad avere grossi roster, grazie all’opzione di schierare due terzetti e di avere una diretta fonte di guadagno dal puro Hearthstone giocato: non posso che essere entusiasta di avere quest’opzione in quanto giocatore full time.

È cosa nota che le grandi organizzazione abbiano tra le loro fila giocatori più predisposti al rappresentare quest’ultima con il proprio stream, e altri da impiegare nelle competizioni: trovo bello sia che i content creator possano competere senza il timore di perderci in termini di guadagno, sia che invece coloro che si dedicano strettamente al gioco giocato (perdonate la ridondanza) abbiano un ritorno economico diretto.

Insomma, tutto sommati mi dico soddisfatto delle modifiche al sistema HCT ma soprattutto ottimista riguardo all’interesse che Blizzard ha per l’Hearthstone come esport. Spero di vedere sempre più investimenti su questo aspetto del gioco e sarò lì fuori in prima linea per prendermene una fetta.

Grazie a tutti per aver letto sin qui e come al solito vi invito a non esitare a lasciare la vostra opinione nei commenti!