Aaah!, la goduria del mettersi a scrivere l’articolo del venerdì sapendo che c’è da rantare!

E ‘sta settimana rischiano di scaturirne delle belle scintille!

Premessa su me medesimo di persona Wolcat

Mi reputo un giocatore sufficientemente navigato e, se vogliamo, fantasioso, da riuscire bene o male ad analizzare le carte prima ancora che vengano rilasciate con un’espansione.

Basta dare un’occhiata ai miei precedenti articoli e ai miei vari pronostici negli anni per averne la prova!

Premessa su Kobolds & Catacombs

La nuova espansione, Kobolds & Catacombs, giungeva con alcune aspettative del tipo: “Meta basato sulle armi e sul rimuoverle!”; oppure: “Meta che rallenta e si gioca finalmente Control!”. O almeno così sembrava agli occhi dei meno esperti.

A vedere oggi il prodotto di predizioni fallite malamente ed altre invece puntualmente azzeccate, ho deciso di parlare di…

Punti di vista

Si, quello del giocatore neofita e quello del veterano, così da aiutare i primi ad affinare le proprie capacità di leggere il meta, prepararsi al meglio all’uscita di nuove espansioni e scremare i rumor infondati dalle cose plausibili.

E prima di cominciare ci tengo a ribadire che il sottoscritto è tutt’altro che un giocatore di talento con chissà quale storia ricolma di successi sui giochi di carte: al contrario, sono un nabbaccio che ha sudato sette camicie per imparare i più basilari dei deck ed è passato per decine di ore di coaching e centinaia di idee totalmente sbagliate da frantumare

Ma soprattutto, vi prego di tenere in mente che un aspetto meraviglioso di questo gioco è come diverso sia l’approccio di chi lo gioca, non solo in relazione alla divisione tra Pro, Semipro, Casual, ma anche all’interno di queste categorie vi sono marcate differenze nel come viene vissuto il gioco!

Ma andiamo dritti al sodo.

Gli errori che ogni novizio commette

Lettura del meta ladder

Il primo approccio è sempre quello di provare a counterare direttamente ciò che più di frequente si incontra, no? Beh non è sempre il caso, infatti può risultare non sufficiente o addirittura controproducente.

La verità è che spesso si deve pensare più in grande: individuare, a seconda della fascia di rank, un deck che come primo requisito deve essere tra i top tier (usando le tier list o affidandosi a siti come sharehs.com che raccolgono decklist segnalando a quale rank/quale pro li abbia portati.), e solo poi un buon contendente per gli altri deck.

In breve: spesso forzare la mano sul counterare il meta ci porta fuori strada, meglio chinare la testa, lavorare sodo sul fare nostro un deck oggettivamente forte, e grindare!

Lettura del meta torneistico

Copia-incollare le lineup è la peggior cosa che un neofita possa fare.

Il neofita spesso si convince che le lineup siano semplici insiemi di deck forti, che una volta appresi, possono portare al successo. Beh non è così! Le lineup sono il frutto di un intenso e lungo studio di una miriade di fattori!

Per carità, nulla di male nel copiare una lineup di successo, ma siate sicuri al 100% di aver capito ogni singola microdecisione dietro al “prodotto finito”. Per quale formato è designata? Cosa si aspettava di trovare il Pro che l’ha costruita? Che tipo di torneo era? Un invitational tra soli pro o una Swiss in cui doveva anche affrontare degli sconosciuti che potevano avere in serbo delle sorprese?

Studiate e non date nulla per scontato!

Predire il successo delle carte pre-espansione

Ed infine l’argomento a me più caro per concludere questa breve e riassuntiva terna di scivoloni che i neofiti spesso commettono.

Il neofita commette diversi errori di previsione sulle carte specifiche, senza dubbio, ma l’errore più diffuso è quello di pensare che i meta possano variare interamente con una sola espansione.

Prendete l’esempio delle scorse due espansioni, in cui prima i Death Knight, poi le armi, hanno fatto gridare al rallentamento del meta. Stop. Riflettiamo: in un meta in cui i Control sono fondamentalmente dei Combo con carte troppo forti a controllare (RazakusJade DruidBurn Mage) come può sorgere un archetipo puramente control?

E per finire…

Concludo con una riflessione: Hearthstone è un gioco storicamente tempo based, in cui l’aggressore ha sempre un vantaggio dal momento che esistono minacce generiche e risposte specifiche, salvo le AoE – ma è sempre e comunque chi aggredisce che ne “pilota” l’utilizzo.

I capisaldi dei meta spesso lo diventano grazie ad anni di carte che da apparentemente fuoriposto, prendono una forma e costituiscono un potere impareggiabile. Siate sempre attenti alle novità, ma prima di tutto fate vostri i deck top tier.

Un abbraccio e un augurio di buon anno hearthstoniano, per oggi è tutto!