Sono in cerca di redenzione.

Giustamente c'è chi non ne può più dei rant e vuole qualcosa di più pratico da introdurre nel proprio bagaglio culturale hearthstoniano. Dunque ho pensato: "Cosa mi chiede più spesso chi passa dal mio stream?"

La risposta m'è balenata in mente in un nanosecondo: "Wolly, cosa crafto...".

Il prosieguo può essere una comparazione tra due mazzi popolari in ladder, oppure una breve spiegazione di cosa possieda in collezione chi pone la domanda e di come si possa riadattare in qualcosa di competitivo, soprattutto a seguito di nerf/nuove espansioni/rotazioni standard.

La risposta varia di occasione in occasione, ovviamente, e ha le sue sfumature a seconda delle sfumature che assume la domanda!

Si faccia una domanda, si dia una risposta

Spesso però mi rendo conto che chi pone la domanda non ha ben chiaro cosa stia chiedendo – il che è perfettamente naturale. Quindi voglio proporvi delle domande a cui voi dovete rispondere per capire, a seconda di cosa vogliate fare, come procedere.

Prima di tutto, parto dal presupposto vogliate almeno iniziare a ladderare seriamente, magari raggiungendo il Legend, perché se giocate per divertirvi, la miglior cosa che possiate fare è star lontani da tutti i discorsi inerenti a tier list, matchup e tutta quella robaccia con cui dobbiamo rapportarci noi disgraziati che abbiamo scelto di fare i pro di Hearthstone

Sperimentate, godetevi la strada tra l'avere un'accozzaglia di carte base e un mazzo che sia vostro, perché nessun mazzo è divertente quanto quello su cui puoi fantasticare senza pensare a quanto sia vincente!

Parola d’ordine: rassegnazione

Per chi invece decide di buttarsi nella mischia, il primo step, a mio avviso, è una parola chiave: rassegnazione

Eh sì, tutti i ragazzi che ho personalmente avviato al competitivo, o che tramite lo stream mi chiedono come muovere i primi passi, si son dovuti rassegnare, o devono rassegnarsi, al fatto che la ladder è un grind. Un ripetersi incessante della stessa azione, insomma. I tornei son più divertenti e stimolanti per tutti, ma la ladder è la porta d'accesso al competitive che ci piaccia o no. Soprattutto quest'anno, con la nuova direzione del circuito HCT.

Uno degli errori in cui tutt'ora incappo anche io è il fissarmi sul non voler giocare un determinato mazzo dominante nella speranza di produrre un counter con le mie mani. Perché dovrebbe essere un errore? Perché anche se riesci a produrre un ottimo counter di un top tier, un counter deck rimane sempre un counter deck! Avrà sì un ottimo match-up contro UNO, magari anche DUE dei deck più popolari... ma gli altri?

Per questo ci si deve rassegnare a giocare quei deck top tier che spesso godono di un power level più alto, o di un playstyle indipendente da cosa ci si trova davanti, o di entrambe le cose!

O mangi questa minestra…

Vedete, la ladder è come quell'orribile passato di verdure (contro il quale personalmente non ho nulla, sono una buona forchetta: è solo un esempio!) che da piccoli dovevamo scolarci a naso tappato dietro la minaccia di nostra madre di non farci mangiare il dolce.

Va mangiato? Sì. Fa schifo? A quasi tutti, sì. Studiamo il miglior metodo per farne un processo rapido e indolore, allora. Pensiamo intensamente al tiramisù in frigo e trangugiamo il maledetto passato di verdure senza provare a zuccherarlo o a fare i capricci.

In altre parole:

Rassegniamoci a dover giocare quei 2/3 mazzi un po' troppo più forti degli altri, per quanto noiosi, e il traguardo arriverà molto prima che non mettendoci a inventarci mazzi.

Se siete sconvolti che queste parole provengano da me, beh, forse avete frainteso alcune cose.

So bene che il momento in cui lasci che il pensiero di ciò che è sbagliato nel gioco prenda il sopravvento, è il momento in cui ignori quanto sbagli tu stesso. Per questo amo Hearthstone: è sempre stato un insegnante tremendamente severo, una continua spinta all'autocritica e al migliorare me stesso senza che mi venga messo in mano un libretto con le istruzioni sul come fare, perché ognuno vive la sfida del competere su Hearthstone diversamente.

Davvero, ritengo sia tra gli esport più difficili in assoluto da affrontare dal punto di vista mentale.

Spero di avervi comunicato qualcosa di nuovo con questo articolo, e vi auguro di cuore di godervi qualsiasi strada intraprendiate su Hearthstone, magari godendovi anche quella del Team QLASH.